Sono doni grandi ai quali desideriamo essere fedeli con tutto il cuore, con tutta l’anima, con tutta la mente, con tutte le forze, per fare di tutta la nostra vita una risposta grata e gioiosa al sommo Bene che sei Tu.
Riconosciamo ancora oggi il sacramento della tua presenza nei fratelli che incontriamo, come Francesco, che ti riconobbe nel prossimo, fin dal giorno del suo incontro con i lebbrosi e poi ogni giorno della sua vita.
Ti chiediamo di saperti riconoscere anche noi nel volto del prossimo, e ti preghiamo di saper diventare uomini capaci di un dialogo aperto e sincero, mite e forte, pacifico e coraggioso, con gli uomini e le donne del nostro tempo.
Dona a tutti noi, che celebreremo nei diversi paesi del mondo il nostro Capitolo delle Stuoie, una rinnovata effusione del tuo Spirito, perché possiamo diventare testimoni di quel dialogo di cui fu promotore il tuo servo e nostro fratello Francesco; egli seppe parlare con il Papa come con il Sultano, con i poveri come con i ricchi, con tutti i fedeli come con i Reggitori dei popoli.
Ti preghiamo di renderci capaci di rendere testimonianza alla tua voce con la parola e con le opere e di far conoscere a tutti che non c’è nessuno onnipotente eccetto Te [4], o Altissimo, che nella Trinità perfetta e nell’Unità semplice vivi e regni e sei glorificato, Dio onnipotente per tutti i secoli dei secoli. Amen [5].